martedì 15 dicembre 2020

COME UNA SINFONIA - Mathilda Blake

Tchandra e Dmitr, la coppia protagonista dell’ultimo romance storico di Mathilda Blake, ci trasportano nella Russia di fine Ottocento.

Giovane sguattera a servizio dei Dashkov, l’aristocratica famiglia dalla quale proviene lo stesso Dmitr, Tchandra è attratta dai grandi compositori che hanno fatto la storia della musica classica nel mondo, tra i quali Strauss e Tchaikovsky. Dotata del cosiddetto “orecchio assoluto”, la ragazza entra nelle grazie dell’anziano conte Dashkov che, sotto la propria ala protettrice, le insegna a suonare il pianoforte.

È per via di questo rapporto tra Tchandra e il padre che Dmitr entra in conflitto con sé stesso. L’attrazione che prova per la fanciulla e il rancore verso il genitore, colpevole per avere sostituito un figlio con una sconosciuta, gli creano una spaccatura interiore difficile da rimarginare.

Tchandra, dal canto suo, è divisa tra i compiti che le spettano in quanto domestica a servizio della nobile famiglia e il richiamo sempre più forte verso il giovane militare.

Il rapporto tra Tchandra e Dmitr si potrebbe definire – volendo usare una metafora musicale – di tipo sincopato. Lo è da subito e senza riserve, sin dal giorno in cui Tchandra fa il suo ingresso in casa Dashkov.

Entrambi sono legati da un passato che non riescono a scrollarsi di dosso e ciò, di conseguenza, influenza ogni loro scelta; dalla più banale alla più significativa per il futuro.

Non aspettatevi la classica storiella melensa da salottino da the. Ancora una volta la Blake non segue uno schema predefinito, mettendo il lettore di fronte a due personaggi imprevedibili, mossi dalle loro ossessioni e passioni, paure e insicurezze.
 
 

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