a cura di Nasten'ka
Ti sei accaparrato la tua copia (cartacea o digitale) de Il Grande Gatsby e hai letto il romanzo? Bravo, un applauso! Ora devi completare il livello: ti manca solo il film!
Titolo: Il Grande Gatsby
Regia: Buz Lurhmann
Interpreti: Leonardo Di Caprio,
Tobey Maguire, Carey Mulligan, Joel Edgerton, Isla Fisher
Anno: 2013
Genere: Drammatico
Ricordai di come eravamo tutti venuti da Gatsby con il sospetto della
sua corruzione, mentre lui stava in mezzo a noi nascondendo un sogno
incorruttibile
Diciamoci la verità: Il
Grande Gatsby è davvero sopra le righe o, come l’hanno definito in
molti, pacchiano. Personalmente,
credo che lo stile esagerato di Buz Lurhmann si sposi bene con il
mondo opulento del protagonista; i critici non hanno particolarmente amato il
film, non si può dire la stessa cosa degli estimatori di Fitzgerald.
Sarà che sono una profana ma non
capisco tutto questo accanimento. Aspetti positivi del film:
- il personaggio di Gatsby non è assolutamente sminuito dallo spettacolo circense messo su da Buz Lurhmann, anzi. Grande merito non va solo al regista ma anche a Leonardo Di Caprio (di lui parleremo brevemente dopo).
- è una delle trasposizioni cinematografiche più fedeli al libro. Ovviamente, quando si passa da un libro a un altro mezzo come il cinema, non è possibile essere fedeli al 100%, ad ogni modo le scene mancanti sono davvero poche e la cura per i dettagli è quasi maniacale.
- nel libro Nick non precisa cosa lo spinge a raccontare la storia di Gatsby. Il passaggio dal libro al mezzo cinematografico implicava il bisogno di uno stratagemma per far sì che sia ancora Nick a narrarci gli eventi. All’inizio del film è dallo psichiatra (che sia un riferimento a Zelda, moglie di Fitzgerald, morta nell’incendio di una clinica psichiatrica?) e sarà proprio il dottore a spingerlo a scrivere le sue memorie. Inoltre il Nick del film, da giovane, era un aspirante scrittore. Insomma, il suo personaggio è un chiaro omaggio alla figura di Fitzgerald.
Il cast
Se il film di
Buz Luhrman è uno spettacolo circense, Leonardo Di Caprio è un equilibrista:
una caduta, un’interpretazione mediocre avrebbe attirato su di lui le ire
funeste di tanti estimatori dello scrittore americano. Fortunatamente è un Jay
Gatsby perfetto, ha tutto del personaggio di Fitzgerald: il fascino, il
sorriso e gli occhi malinconici. Anch’io, da oggi, sono una socia del club Date
subito un Oscar a Di Caprio! Prima
di scrivere la recensione, ho rivisto alcune scene, Di Caprio eclissa il resto
del cast, si impone, sembra che ci sia
solo lui nel film: è riuscito a capire chi era Gatsby e si vede che la sua
interpretazione non è improvvisata, ha studiato bene il personaggio. Bravo,
bravo!
Se state leggendo il romanzo, immaginate Jay Gatsby così. |
Qualche
accenno sugli altri interpreti.
La Daisy di Carey Mulligan
(bravissima anche lei) è edulcorata rispetto a quella del libro. Nel film si
sposa la tesi di Daisy succube del marito, in parte è così anche nel romanzo,
in parte no: la Daisy di Fitzgerald è volubile e menefreghista, questo aspetto
è solo accennato nel film.
L’interpretazione
di Tobey
Maguire non mi ha convinto del tutto, avevo immaginato Nick
come un ragazzo proveniente dalla provincia, frastornato dalla vita caotica di
New York; il Nick di Tobey Maguire sembra stupido e molto poco sveglio (mi
chiedo: dipende forse dalla faccia da pesce lesso del buon Tobey?). Mi sono
piaciuti tantissimo Joel Edgerton (Tom) e Isla Fisher (Myrtle, l’amante di
Tom) non posso dire lo stesso di Elizabeth Debicki (Jordan Baker).
Non posso parlare della mia scena
preferita, farei spoiler sul finale del libro: che fortuna, niente sfogo
entusiastico e commosso per voi. La cosa che ho apprezzato maggiormente è la
grande considerazione per il testo di Fitzgerald: le sue parole vengono citate
da Nick-scrittore-narratore di
continuo durante il film e, soprattutto, vengono citate quasi integralmente le
ultime pagine del romanzo, secondo me fra le più belle della letteratura
mondiale (sono certa che chi ha letto il romanzo confermerà).
La colonna
sonora è stata aspramente criticata: il primissimo trailer aveva in sottofondo No
Church in The Wild di Kanye West
ft Jay-Z e aveva innegabilmente un effetto straniante. Perché ci sono brani
rap in un film ambientato negli anni Venti? Lo scopo di Buz Lurhmann non è
quello di fare una ricostruzione storica esatta, è chiaro. Non ho trovato la
colonna sonora così male, anzi, devo proprio dire che mi è piaciuta: sì, sono
stati scelti artisti pop ma si tratta di pop di un certo livello. Alcuni brani,
per quanto mi riguarda, sono degni di nota: la cover di un famosissimo brano di
Amy Winehouse Back to Black eseguita da
Beyoncé e André 3000; la versione
vintage di Crazy in Love della sopracitata Beyoncé eseguita da Emeli Sandé and The Bryan Ferry Orchestra. Le
mie preferite in assoluto sono tre:
-Love is
Blindness di Jack White (sì, è la cover della canzone degli U2), è come un
abito che calza alla perfezione; e Gatsby non è forse reso cieco dall’amore? La
versione di Jack White mi piace molto, è energica e “arrabbiata” allo stesso tempo.
-Young and Beautiful di Lana Del Rey. La Del Rey non mi piace ma devo ammettere che
questo brano è uno dei più riprodotti del mio iPod. Lo stile della canzone non si discosta
molto da quello delle hits dell’artista. Una cosa che non mi è piaciuta molto è
che questa canzone viene riproposta spesso in salse diverse nel corso del film, mentre gli altri brani hanno uno spazio
ridottissimo.
-Over the Love di Florence + The Machine. La mia canzone preferita in assoluto, che però nel
film si sente sì e no per dieci
secondi. Okay, sono di parte perché adoro
i Florence + The Machine, tuttavia ci sono delle considerazioni
oggettive da fare. Florence Welch figura fra i
compositori del brano e io credo che abbia letto il libro innanzitutto perché è
una lettrice accanita anche lei e, in secondo luogo, perché nel testo della
canzone i riferimenti al libro sono precisi. Insomma, non si è fatta raccontare
la trama del libro e poi ha scritto una canzone che ha poco a che fare con il
libro stesso, come fanno molti artisti.
N.B. il produttore della colonna sonora è
Jay-Z.
E per finire, la donnicciola fanatica che è in
me ci tiene a sottolineare due cose: gli abiti di Daisy sono stati disegnati da
Miuccia Prada e i gioielli sono di Tiffany.
Il dilemma: andare o non andare a vedere Il Grande Gatsby? Se avete amato il
libro, le probabilità che il film sia di vostro gradimento sono alte. Credo sia
godibile anche per chi non ha letto il libro, non è il tipo di adattamento
cinematografico che presenta elementi comprensibili solo a chi ha alle spalle
la lettura del romanzo. Dovete comunque mettere in conto che lo stile di Buz
Lurhmann potrebbe infastidirvi parecchio. Vi consiglio in ogni caso di dare una
chance al film: vi innamorerete (o vi innamorerete di nuovo) di Gatsby poiché è
impossibile non amare questo personaggio. Soprattutto se a interpretarlo c’è
Leonardo Di Caprio.
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