Tara Hudson
DOVE FINISCE IL BUIO
Nord
pp. 406 - € 17,60
Pubblicazione 14 febbraio 2013
Tipologia: romanzo
Genere: paranormal
Abbracciarsi, tenersi per mano, baciarsi: sono gesti quotidiani che scandiscono e
consolidano ogni relazione, ma per Amelia e Joshua sono un desiderio
irrealizzabile. Perché Amelia è un fantasma, un’anima inquieta, legata
alle acque scure del fiume in cui è affogata dieci anni prima, e non può
nemmeno sfiorare il suo adorato Joshua senza che la sua evanescente
figura svanisca nel nulla. E, per quanto le sia difficile ammetterlo,
Amelia sa di non poter continuare così: non può condannare il ragazzo
che ama a un’esistenza di sacrifici. Deve lasciarlo. Ma quello che lei
non sa è che Joshua è determinato a sovvertire le leggi stesse
dell’universo. Pur di coronare il loro sogno d’amore, infatti, il
giovane è disposto ad affrontare ogni sacrificio, anche a mettere la
propria vita nelle mani di una potentissima sacerdotessa voodoo di New
Orleans, l’unica in grado di celebrare un antico rituale per risvegliare
i morti. Un rituale proibito e pericolosissimo che potrebbe distruggere
le anime dei due innamorati…
RECENSIONE
di Briseide
Sono proprio contenta di avere avuto
ragione!
Ricorderete sicuramente che di
recente ho recensito il primo capitolo della trilogia di Tara Hudson (Se fosse per sempre) e, nonostante questo primo romanzo non abbia trovato
unanimi consensi, la mia opinione era stata benevola, attribuendo persino una
mezza stellina di incoraggiamento.
Il secondo volume, Dove
finisce il buio, non ha deluso le mie aspettative; anzi, per molti
versi mi ha piacevolmente sorpresa.
La trama è molto più articolata e l’ingresso di nuovi personaggi accanto a quelli che abbiamo già
conosciuto in Se fosse per sempre,
rendono il racconto molto più complesso
e avvincente. Questa volta abbiamo
anche una maggiore caratterizzazione dei
protagonisti, soprattutto di Joshua che non accetta passivamente
quanto gli accade, ma è deciso ad affrontare un pericoloso rito solo per poter
stare insieme alla sua amata Amelia. La stessa Amelia è
cambiata, è cresciuta: è molto più arguta,
matura. La stessa decisione, nelle prime pagine, di non tenere legato a sé
Joshua per consentirgli di vivere una vita “normale”, denota una maggiore consapevolezza di sé, nonché
un maggior feeling con quanto ha
pensato il lettore leggendo il primo romanzo.
È bello anche vedere come si
evolve la storia d’amore tra i due. Non abbiamo le solite romanticherie: il
loro legame si basa anche su una connessione
mentale, una sorta di empatia
che libera la trama dai soliti cliché e porta il romanzo a distinguersi da quelli
appartenenti allo stesso genere.
L’ambientazione è quella di New Orleans, ma le descrizioni leggere e delicate lasciano, come sempre molto spazio
all’immaginazione... proprio come piace a me.
Lo stile è sempre avvincente, qui Tara Hudson non aveva bisogno di
fare alcun cambiamento: la trama era così coinvolgente che non riuscivo a
smettere di leggere, volevo sapere come andava a finire... Ecco, il finale:
questa volta non si può parlare di libro “autoconclusivo”, come nel caso del
primo volume. Qui è proprio la questione
cruciale a rimanere irrisolta e a lasciare chi legge con la voglia di
sapere che cosa succederà.
Il romanzo, per una precisa
scelta della casa editrice, uscirà proprio il giorno della festa degli
innamorati. Insomma, un bel regalo di San Valentino, per chi non avesse ancora
provveduto!
Valutazione 4 stelle: Un bel libro!
Tara Hudson è nata e cresciuta in Oklahoma. Fin da ragazzina, è sempre
stata una gran divoratrice di libri e si divertiva a raccontare storie
di fantasmi alle sua amiche durante le loro «escursioni» nei cimiteri.
«Se fosse per sempre» è il suo primo romanzo e nasce proprio da uno di
quei racconti. Attualmente vive in Oklahoma con il marito e il figlio.
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