Rosie Thomas
I RICORDI DELLA CASA SUL LAGO
LeggerEditore
pp. 528 - € 14,00
Pubblicazione 2012
Tipologia: romanzo
Genere: narrativa
Un segreto di famiglia nascosto fra le pieghe di uno scialle di
ineffabile bellezza. Una foto ingiallita dal tempo che ritrae quattro
donne e le unisce con un filo invisibile. Un viaggio che cambierà la
vita di Mair per sempre. Il richiamo di una terra lontana, e nulla sarà
più come prima. Al di là dell’oceano, in uno spazio in cui i confini del
tempo si perdono, c’è la valle del Kashmir, con i suoi volti e i suoi
colori, le sue storie e la speranza di una nuova vita. Per scoprire la
verità, Mair dovrà tessere i fili di una storia troppo a lungo taciuta,
facendone riaffiorare il finale perduto. Un romanzo che intreccia due
generazioni di donne, superando i limiti dello spazio e del tempo, per
restituire al lettore un affresco esotico, avventuroso e indimenticabile
di una terra magica.
RECENSIONE
di FiloChan
In seguito alla morte di suo padre, Mair
Ellis ritrova nella vecchia casa dei suoi genitori un bellissimo scialle kashmiro appartenuto a sua
nonna, Nerys Watkins, la quale aveva vissuto alcuni anni della sua
vita in India per restare accanto a
suo marito Evan, missionario cristiano presbiteriano.
Mair, quasi trentenne, disoccupata e
nubile, decide di intraprendere un viaggio in India per ricostruire la storia
dello scialle e per avere informazioni sulla nonna che non ha mai conosciuto,
portando con sé solo tre indizi: una foto
ingiallita che ritrae sua nonna con altre due donne sulla veranda di una casa sul lago, una ciocca di capelli scuri dai riflessi ramati
e il vecchio scialle.
Durante le indagini di Mair veniamo a
conoscenza di nuove informazioni su Nerys, finché la narrazione non verte
interamente sulla vita della giovane moglie del missionario.
La trama prosegue alternando il racconto di
Mair con quello di Nerys, intrecciando la vita delle due donne come se avessero
un unico destino da compiere nella magica India, sebbene in due periodi storici completamente
diversi.
Leggendo la quarta di copertina immaginavo
che nel romanzo ci fosse un po' più di metodo investigativo per scavare nel
passato e risolvere i misteri relativi allo scialle, invece tutto ci viene
raccontato dall'inizio, a partire dall'arrivo di Nerys in Kashmir.
Qui Nerys incontra le coprotagoniste della
storia: Myrtle McMinn, esuberante
moglie di un ingegnere ferroviario, dedita all'alcol e al tabacco, e Caroline
Bowen, timida e umile moglie di un ufficiale dell'esercito, che non
riceve le dovute attenzioni dal marito.
Tra le tre donne si instaurerà un rapporto
di profonda amicizia, che garantirà
loro protezione e affetto durante la
lontananza dei rispettivi coniugi, chiamati a combattere per le truppe inglesi
durante la seconda guerra mondiale o in missione per conto di Dio.
In questo romanzo si può comprendere la guerra dal punto di vista delle donne:
donne che si fanno forza nascondendo la
preoccupazione e l'ansia per i propri mariti impegnati al fronte, che si domandano se il proprio matrimonio è
felice e che, nell'attesa di una risposta, si concedono attimi di romanticismo e passione con altri affascinanti
uomini.
Nonostante ci siano numerose basi per
costruire delle vere storie d'amore (matrimoni,
tradimenti, figli illegittimi, eccetera), l'autrice si limita a narrare i fatti, senza dar troppo peso
ai sentimenti e alle sensazioni delle protagoniste. Trovo che questo sia un
peccato perché, nonostante la bellezza e
la profondità della trama, è difficile sentirsi coinvolti nella narrazione
o provare alcun tipo di emozione.
Oltre alla narrazione piuttosto piatta, la trama è molto statica e mancano quasi totalmente i colpi di scena.
Il linguaggio è piuttosto complesso e, sebbene conferisca al
romanzo un certo stile, non rende più facile la lettura.
La parte geografica e storica è molto curata e ben riuscita è la
contrapposizione tra l'India degli anni
'40, divisa tra il lusso dei coloni
inglesi e la miseria dei tessitori
kashmiri, e l'India di oggi,
alle prese con le lotte tra le varie
fazioni religiose.
Nel complesso, la trama del romanzo è molto bella e merita di essere conosciuta,
ma il metodo narrativo, eccessivamente
distaccato, non riesce a renderla pienamente apprezzabile.
Consiglierei questo libro perlopiù a un pubblico femminile adulto, ma
soprattutto a chi non si lascia scoraggiare da una lettura poco emozionante o quasi noiosa.
Inoltre lo consiglio a tutti coloro che,
come me, subiscono il fascino dell'India.
Valutazione 3 stelle: consigliato agli amanti del genere
Rosie Thomas è un'autrice best seller nel Regno Unito e in diversi Paesi
europei. La sua grande passione per i viaggi e le escursioni l'ha
portata a scalare le Alpi e l'Himalaya, a trascorrere un periodo in una
stazione di ricerca in Antartide e a percorrere l'antichissima Via della
seta. Attualmente vive a Londra.
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