venerdì 19 ottobre 2012

Recensione D'ESTATE I GATTI SI ANNOIANO di Philippe Georget (Edizioni E/O)

Philippe Georget
D'ESTATE I GATTI SI ANNOIANO
Edizioni E/O
pp. 416 - 15,00
Pubblicazione 27 giugno 2012
Tipologia: romanzo
Genere: giallo, noir

È estate, fa caldo, i turisti sono arrivati e, al commissariato di Perpignan, Sebag e Molina, poliziotti disillusi divorati dalla routine, si occupano dei casi in corso senza grande entusiasmo. Ma all'improvviso una giovane olandese viene brutalmente ammazzata su una spiaggia ad Argelès e  un'altra sparisce tra le viuzze della città senza lasciar traccia. Serial killer o no, la stampa si scatena in un batter d'occhio! Ritrovatosi suo malgrado al centro di un gioco diabolico, Sebag, alla mercé di uno psicopatico, metterà da parte preoccupazioni, problemi di cuore e interrogativi esistenziali per salvare ciò che ancora può essere salvato. «Aspetta senza gioia, pazienta e si abbandona. La casa di pietra diverrà la sua tomba. Chi fa cosa, chi acchiappa chi? Chi è il gatto e chi il topo?».

RECENSIONE
di FiloChan
 

Nel sud della Francia arriva l'estate e i turisti si riversano sulle spiagge assolate per godersi le vacanze in tranquillità, ignari del pericolo in agguato.
Una giovane turista olandese viene brutalmente assassinata in un campeggio ad Argelès; a Perpignan una sua connazionale scompare misteriosamente e un'altra ancora viene aggredita.
Apparentemente ci troviamo di fronte a un crimine seriale che vede come vittime giovani ragazze olandesi.
Solo procedendo con le indagini, vedremo la vicenda trasformarsi in un folle gioco architettato da un criminale psicopatico che, dopo aver abusato della vita di diverse persone, si cimenta in una caccia al tesoro, fornendo alla polizia indizi e indovinelli per farsi acciuffare.
Toccherà a Gilles Sebag, ispettore al commissariato di Perpignan, gareggiare contro lo squilibrato, in una corsa contro il tempo per salvare la vita della giovane scomparsa.


“D'estate i gatti si annoiano” è un giallo dalla trama ben strutturata. Anche se il protagonista è un detective, in brevi capitoli si ritrova l'elemento noir, che ci permette di vivere la storia dal punto di vista del criminale.
I personaggi sono molto simpatici, Sebag e i suoi colleghi hanno tratti molto umani che li dipingono sia come coraggiosi e perspicaci poliziotti, che come uomini in preda alle proprie debolezze e paure.
Nel romanzo ho trovato delle belle e profonde riflessioni su alcuni aspetti della vita, in particolare sui rapporti familiari e sul comportamento da intraprendere nel caso di un eventuale tradimento da parte del coniuge.
Tutte le riflessioni, sia relative alla vita familiare di Sebag che allo svolgimento del caso, sono raccontate con un linguaggio molto semplice e diretto, cosa che rende la narrazione piuttosto scorrevole.
Un altro punto a favore del romanzo è l'ambientazione: l'autore descrive con passione i paesaggi collinari dei Pirenei orientali, rendendo la descrizione più vivida, mostrandoci le peculiari abitudini culinarie dei personaggi e mescolando nei dialoghi alcune frasi in catalano.
L'unica pecca è che, a mio avviso, gli enigmi proposti dal criminale alla polizia, durante il macabro gioco del gatto e del topo, abbiano una risoluzione piuttosto semplice, che non richiede molta intuizione da parte del lettore.
Per questo motivo consiglierei questo romanzo soprattutto a chi si è affacciato da breve tempo nel mondo del giallo, poiché i lettori appassionati del genere potrebbero restare lievemente insoddisfatti.
In ogni caso, grazie al perfetto stile narrativo e agli interessanti contenuti della trama, resta una lettura piacevole per tutti.

Valutazione 4 stelle:  un bel libro

Philippe Georget nasce a Épinay-sur-Seine nel 1963. Dopo una laurea in Storia, decide di dedicarsi al giornalismo dapprima in radio e poi in televisione per France-3. Appassionato viaggiatore, nel 2001 con la moglie e i tre figli fa il giro del Mediterraneo in camper. Vive a Perpignan. Con L'éte tous le chats s'ennuient, suo romanzo d'esordio, ha vinto nel 2011 il Prix SNCF du Polar e il Prix du Premier Roman Policier de la ville de Lens.

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