a cura di MissMeiko
Ciao, amici del blog!
È con piacere che Young Adult lit partecipa al blog-tour dedicato al romanzo DARK ROCK CHRONICLES di Marco Guadalupi (Plesio Editore).
Circa un mesetto fa - se ricordate - ho recensito il romanzo DRC (link a questo indirizzo). Oggi, dopo la prima tappa di ieri su Fantasy Magazine, ospitiamo qui l'autore con un'intervista.
La trovate di seguito, insieme all'elenco completo delle prossime tappe.
Buona lettura e buon viaggio!
INTERVISTA A MARCO GUADALUPI
Ciao, Marco, benvenuto
su Young Adult lit. Ti andrebbe di
presentarti ai lettori del blog?
Ciao, grazie per l’ospitalità. Sono felice che Young Adult
lit ospiti una data del Web (Rock) Tour. Ringrazio anche a nome dei ragazzi, i
DRC.
Sono diventato autore pubblicando Dark Rock Chronicles, il
mio primo romanzo, anche se non si tratta della mia prima pubblicazione
ufficiale. Sono responsabile del reparto scrittura e comunicazione per
Lunatica, fiera del Fantasy e, sempre per la fiera, mi occupo di scenografia. Continuo
a collaborare con riviste tematiche e nel settore editoriale. Mi piacciono i
videogames e da poco sono uscito dal tunnel di Magic: The Gathering.
Di sicuro te lo avranno
domandato già in tanti, ma spiegheresti anche a noi di Young Adult lit come è nata l’idea per Dark Rock Chronicles?
Guardando un film sui KISS, intitolato Detroit Rock City. È
del 1999, e racconta la storia di un gruppo di ragazzi che cerca in tutti i
modi di raggiungere Detroit per assistere a un concerto. Mi piaceva l’idea del
gruppo, della musica, l’universo adolescenziale e l’atmosfera anni Ottanta. Il
titolo del romanzo è una citazione/riferimento al film. Ma l’influenza e
l’elaborazione del progetto sono arrivate anche dai videogames, da fumetti, da altri
libri e naturalmente da tanta musica.
Leggendo il romanzo si
sente la tua passione per la musica. Ascolti musica anche mentre scrivi? Qual è
il genere di musica che prediligi o comunque quali sono i tuoi artisti
preferiti?
Sempre, non riesco a stare senza, anche quando sono in giro.
Se dimentico a casa il lettore mp3 mi sento male davvero. È come se mi mancasse
qualcosa. Mentre scrivo l’ascolto per estraniarmi; a volte la scelgo in base a
quello che devo raccontare, altre volte preferisco playlist casuali. Ascolto di
tutto, non solo rock. Adoro le colonne sonore. Non mi dispiace la classica.
Comunque, in generale, ascolto veramente di tutto.
Suoni o avresti voluto
suonare in una band? Se sì, dicci il nome del gruppo di cui fai o facevi parte
e il tuo ruolo.
Quando ho un po’ di tempo strimpello le mie chitarre. Ho
iniziato a suonare perché mi avevano chiesto di entrare a far parte di un
gruppo, così ho imparato le basi della chitarra; era una cosa che avevo sempre
desiderato fare. Il gruppo si chiamava Black Holes. Poi, come capita a tutte le
grandi rock star e rockband, ci siamo sciolti.
Volendo immedesimarti
in uno dei DRC, chi saresti? In parole povere, a quale membro dei DRC senti di
assomigliare di più? Inutile scriverti che vogliamo sapere il perché.
Credo nessuno in particolare. Non ho mai pensato a me come
uno dei componenti dei DRC. Non sono presenti note autobiografiche. Ci sarà
evidentemente il mio pensiero, il mio spirito, il mio modo di vedere le cose,
ma nulla di ricercato. Speculando un po’, probabilmente sarei una via di mezzo
tra Duff, Matt e Charlotte.
Scrivere è un po’ come
vivere una seconda vita attraverso le proprie storie; forse perché ogni autore
fa fare ai propri personaggi ciò che lui stesso vorrebbe poter fare. Quanto,
invece, c’è del tuo vissuto nel romanzo?
Riprendo il discorso di prima. Del mio vissuto in DRC non c’è
nulla, nel senso che è tutto inventato. Il mio senso di appartenenza alla
storia è più generico, astratto. Inoltre i personaggi sono degli stereotipi,
così come specifica la scaletta a inizio libro. Ho giocato sui cliché per
caratterizzare i protagonisti e ne è venuto fuori un bel gruppo. Ho scritto
tante storie, racconti lunghi o brevi, ma i DRC sono i personaggi a cui sono
più affezionato.
Tu in tre pregi e tre
difetti.
Oddio. Preferirei definirmi in sei difetti e basta. Comunque
ci provo. Pregi: fantasioso, creativo, duttile. Difetti: lunatico, pignolo,
suscettibile, imbarazzante, irritabile, vanitoso… Oh, cavolo, mi è scappata la mano!
Cosa pensi degli
e-book?
Sono un ottimo supporto alla carta. Un valido… supporto.
E
dell’autopubblicazione?
Ne penso bene. È una gran cosa e offre ottime prospettive, ma
ovviamente ha i suoi contro. Per il lettore medio è difficile scegliere tra un
prodotto auto pubblicato valido e uno non valido. Quindi okay, c’è più scelta,
ma al contempo più confusione. Sicuramente è un mezzo più utile allo scrittore,
ma c’è da sgomitare parecchio.
Come sei approdato a
Plesio editore?
Ne avevo sentito parlare bene e, tra la lista degli editori
da contattare, ho inserito anche Plesio. Fino ad allora avevano pubblicato
romanzi di genere fantasy classico. DRC non rientrava appieno nella linea
editoriale Plesio, ma ho voluto lo stesso mandare la storia. Dopo un po’ ho
ricevuto una mail di risposta ed eccomi qui. In un mondo editoriale sempre più
intricato e ambiguo, sono rimasto sorpreso dalla loro professionalità.
C’è un qualche
consiglio che ti sentiresti di dare a chi vorrebbe pubblicare un suo progetto?
Uno solo. Continuare a provarci. Essere determinati è l’unico
modo per andare avanti.
Un’ultima domanda. Cosa
vuol dire per Marco Guadalupi “scrivere”?
Un mezzo per esprimermi, soprattutto. Ma scrivo anche per
schiarirmi le idee, capire alcune cose di me e di quello che ho intorno. Lo
faccio quando ho qualcosa da raccontare, in caso contrario mi do ai videogames
o alla lettura!
Noi ringraziamo l'autore per averci concesso questa bella intervista!
Voi, continuate a seguirlo, segnandovi le prossime tappe del tour:
- 11 marzo 2013 OrgoglioNerd
- 15 marzo 2013 Libri e Caffelatte
- 22 marzo 2013 Terre di Confine
- 05 marzo 2013 NeroCafé
- 12 aprile 2013 Dragonisland
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