Shelina Zahra Janmohamed
L'AMORE è UN FOULARD
Piemme
pp. 336 - € 17,00
Pubblicazione giugno 2012
Tipologia: romanzo
Genere: chick-lit
«Non capisco perché non trovate un uomo, siete così belle e
intelligenti». Così inizia la tipica conversazione tra Shelina e le sue
due amiche Sara e Noreen, single come lei. È il primo dei sei stadi
dell’autocommiserazione, come li ha ribattezzati Shelina. Da lì si passa
a: Dove sono finiti gli uomini decenti? I migliori sono tutti impegnati
(stadio 2), forse non esistono più (stadio 3). O forse siamo noi quelle
sbagliate (stadio 4). Al quinto stadio esplode lo sgomento: non ci
sposeremo mai e moriremo vecchie, zitelle e con la casa piena di gatti.
Solo a quel punto arriva un barlume di speranza, il sesto stadio: l’uomo
giusto è da qualche parte che aspetta noi, solo non è ancora pronto.
Ogni donna sa di cosa si sta parlando.Nel caso di Shelina, la faccenda è
ancora più complicata. Perché lei, nata in Inghilterra, studentessa di
Oxford, e cresciuta a Grease, musica pop e curry, è di origini
musulmane. E nella sua cultura trovare Quello Giusto è una cosa seria,
un’impresa collettiva che coinvolge tutta la famiglia. Shelina non si fa
mancare niente di ciò che fanno le sue coetanee in cerca d’amore:
appuntamenti al buio, i dubbi: gli piacerò, mi piacerà, come mi devo
vestire, chiamo io o aspetto che mi chiami lui? Le delusioni, per quello
che non si fa più sentire, quello che mi piaci, ma sei troppo bassa,
quello che la lascia aspettare due ore al bar per vedere finire la
partita. Solo che per lei, gli incontri sono “allargati”, e tutti,
genitori, cognati, lontane zie comprese, dicono la loro.Deliziosamente
sospeso tra jeans e velo, mascara e samosa, speed date e incontri
combinati, una memoir ironica e spiritosa che unisce riflessioni
profonde e universali sul senso dell’amore, della diversità, del
rispetto tra le culture e dei pericoli dei pregiudizi a una gustosa vena
chick-lit.
RECENSIONE
di Briseide
Questo libro si è rivelato come
una piacevole sorpresa. Non si
tratta del solito e smielato chick-lit, ma è una vera e
propria finestra sull’universo femminile
di fede islamica.
Shelina Zahra Janmohamed,
autrice e protagonista di questo insolito romanzo, è una ragazza di diciannove anni, musulmana che vive a Londra.
Deve confrontarsi ogni giorno con due
mondi e ogni giorno deve scegliere quello
che è, e lottare per quello che
vuole essere.
Nei primi capitoli la
protagonista veste i panni di una Bridget
Jones musulmana che, raggiunta l’età giusta per il matrimonio, è
incoraggiata dalla famiglia (intesa
in ogni singolo componente dell’albero genealogico) alla ricerca del partner giusto con cui convolare a giuste nozze.
Vengono descritti gli incontri
che devono seguire uno scrupoloso
rituale, le chiacchierate con le
amiche del cuore, gli addii al
nubilato e le disavventure con tipi da “appuntamento
al buio”.
Dopo questa prima parte un po’
più frivola, il romanzo assume una connotazione
quasi saggistica, che immerge il lettore nel vorticoso flusso di pensieri
di Shelina.
La protagonista, nella sua ricerca del partner ideale, svela un
universo di modernità e tradizione
che la investe in prima persona e la costringe a riflettere (e quindi a far riflettere il lettore) su quello che
significa essere europei e musulmani
al di là dei soliti cliché e luoghi
comuni.
Si scopre così che portare l’hijab può essere una libera scelta e non un simbolo di oppressione; che il ruolo della donna non è così bistrattato
come si pensa e che l’ignoranza porta a
generalizzare sempre in peggio qualsiasi pregiudizio.
Viene narrato anche il periodo post-attentato a Londra e il clima di paura che si diffonde nella
comunità musulmana.
La “formazione” di Shelina passa anche per la scalata di una montagna e un pellegrinaggio
a La Mecca, dove assume la consapevolezza
di sé e la importantissima presa di
coscienza che la ricerca di un compagno non deve essere intesa come l’unica via per la felicità, poiché si
può essere felici anche con la propria famiglia e con gli amici... Ed è proprio
in quel momento, quando si smette di cercare spasmodicamente, che l’amore
arriva; ed è una scelta, proprio
come quella di portare il foulard.
Valutazione 4 stelle: un bel libro!
Shelina Zahra Janmohamed è nata e vive a Londra. Collabora con varie testate, tra cui il Guardian
e la BBC. Ha deciso di raccontare la sua storia in un blog, premiato
come migliore dell’anno, e poi in questo libro, che è diventato un
bestseller internazionale tradotto in 10 paesi.
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