giovedì 15 dicembre 2011

NASCE TIMECRIME (FANUCCI)


Le sorprese in questi giorni, proprio non vogliono cessare. E noi siamo d'accordo, vero?! Voglio dire, regaliamoci anche un Natale libresco; perché no?!

Parto con una novità editoriale in arrivo per noi dai primi di gennaio. Si tratta di un marchio che, come LeggerEditore, nasce dalla nota casa editrice Fanucci. So che a molti di voi piace il genere thriller e tutto ciò che da questo nasce, per cui son certa che apprezzerete TimeCrime.

Per presentarvi al meglio questo nuovo progetto, lascio la parola direttamente a TimeCrime, che si presenta così:


Arriva nelle librerie agli inizi di gennaio TimeCrime nuovo marchio editoriale nato come una costola della più grande e già affermata casa editrice romana, Fanucci Editore. Rivolto ai lettori che amano il thriller in tutte le sue forme, dallo storico allo psicologico, dal noir alla spy-story, dal suspence al mystery, dal poliziesco alla detective-story, dal giallo all’hard-boiled, il nuovo marchio si pone come obiettivo quello di pubblicare trenta novità all’anno e di conquistare una quota di mercato rilevante già nel 2012.  Ancora una volta il gruppo Fanucci, utilizzando un’esperienza di oltre vent’anni e una crescita di ben trenta volte dal suo inizio (1990), si conferma capace di raccogliere una sfida importante, entrando in un mercato ben consolidato come quello dei romanzi di suspence ed evasione, con la ferma convinzione che ci sia ancora spazio per una realtà indipendente, innovativa, snella e attenta ad offrire ai propri lettori prodotti curati nelle traduzioni, nell’editing e nell’estetica e con un occhio attento al prezzo di copertina. Infatti l’edizione TC sarà rilegata con sovracoperta al prezzo di soli euro 7,70.

TimeCrime proporrà autori principalmente inglesi, americani, australiani e italiani senza precludersi incursioni negli altri paesi, dalla Francia alla Spagna fino ai paesi dell’America del Sud. Cercherà di pubblicare titoli e/o autori inediti, anche in anteprima mondiale, e(ri)proporrà anche romanzi cult ormai introvabili che appartengono al passato e che hanno fatto scuola. E così, per gli autori italiani, seguirà il filo conduttore della “località”, storie fortemente caratterizzate dal territorio in cui si svolgono, nella tradizione di Camilleri e Carlotto. Il crime presentato potrà avere tinte forti, addirittura horror come piacciono ad Ammaniti, oppure ingredienti di azione, avventura, storia, religione, amore, o semplicemente indagini poliziesche o spy-story con intrighi internazionali. 

Che ne dite? Non è forse una bella notizia?

Qui in basso vi lascio le schede dei primi titoli:


IN DIFESA DI JACOB di William Landay
 
Andy Barber, da più di vent’anni braccio destro del procuratore distrettuale, è un uomo rispettato, un marito e un padre devoto, e ha davanti a sé una carriera sicura. Sa bene cosa può nascondere la vita di una persona, quali colpe possono essere taciute, ma la sua è un’esistenza serena e l’amore per sua moglie e suo figlio non ha limiti. Tutto sembra andare per il verso giusto per lui e la sua famiglia.

Ma certe convinzioni a volte sono esposte ai capricci del destino o alle conseguenze di piccoli gesti. Così, un giorno, quasi per caso, piomba su di loro un’accusa inaudita: il figlio di Andy, Jacob, poco più che un bambino, viene indagato per omicidio. Un suo compagno di classe è stato accoltellato nel parco poco prima dell’inizio delle lezioni. Il ragazzo proclama la propria innocenza e Andy gli crede. Ma c’è qualcosa che non torna, l’impianto accusatorio è dannatamente convincente: e se qualcosa fosse sfuggito all’attenzione di Andy? E se i quattordici anni di vita del figlio non fossero sufficienti per capire chi è realmente? E se Jacob, suo figlio, fosse alla fine un assassino?


 VENTI CORPI NELLA NEVE di Giuliano Pasini


Case Rosse, minuscolo borgo nell’Appennino tosco-emiliano, ha un primato: è la sede del commissariato più piccolo d’Italia, diretto da Roberto Serra – che viene da Roma ed è considerato uno de fòra – con l’aiuto dell’agente Manzini. Non succede mai nulla se non qualche rissa tra ubriachi il sabato sera. Ma la notte del Capodanno del 1995 una telefonata sveglia Manzini in piena notte. Ci sono tre cadaveri al Prà grand, uccisi senza pietà. I due poliziotti accorrono sul luogo del delitto e vi trovano il sindaco del paese e alcuni curiosi che hanno compromesso irrimediabilmente la scena del crimine. Uno spettacolo raccapricciante si presenta ai loro occhi: un uomo, una donna e una bambina sono stati colpiti a morte da distanza ravvicinata con un fucile. È un’esecuzione, senza alcun dubbio. Ma non ci sono schizzi di sangue intorno alle vittime e la loro posizione non combacia con la traiettoria degli spari. A chi appartengono questi corpi così straziati che chiedono giustizia? Chi ha violato la pace di quel piccolo paese perso tra le montagne, e per quale motivo? 


 L’OMBRA DELLA VERITÀ  di Karin Slaughter

Quando l’agente Michael Ormewood, del dipartimento di polizia di Atlanta, viene chiamato in un quartiere popolare di Atlanta, si trova di fronte ad un omicidio brutale: Aleesha Monroe giace in un lago di sangue, il corpo orribilmente mutilato. Ora dopo ora, appare evidente che l’omicidio della donna non è tuttavia destinato a rimanere isolato: poco dopo, il cadavere mutilato della vicina di casa di Michael, Cynthia Barrett, viene trovato nel cortile posteriore della sua villetta. Ormewood si trova costretto a collaborare con l’agente del Georgia Bureau of Investigation Will Trent, un uomo che detesta, perché l’omicidio sembra avere parecchie somiglianze con altri due crimini verificatisi nello Stato. Eppure, qualcosa non torna: tra i diversi casi ci sono delle incongruenze, dei dettagli che aprono la strada a ipotesi investigative diverse. Forse non si è in presenza di un unico serial killer, forse il mistero celato dietro la morte delle due donne è inestricabilmente legato a un passato che rifiuta di essere sepolto…

2 commenti:

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