venerdì 3 agosto 2012

Recensione LA GRAMMATICA DELL'AMORE di Rocìo Carmona (Fanucci)

Titolo: LA GRAMMATICA DELL'AMORE
Di: ROCIO CARMONA
Edizione: FANUCCI (Collana TEENS INTERNATIONAL)
Tipologia: ROMANZO
Genere: NARRATIVA
Anno: 2012
pp. 304

Cartaceo € 14,00


RECENSIONE 
di MissMeiko

LA GRAMMATICA DELL’AMORE è il tipico romanzo adolescenziale in grado di far innamorare le lettrici più giovani.

Sarà per l’utilizzo, da parte dell’autrice, di uno stile accessibile a chiunque, lettori forti e non, ma non solo. Quella di Rocìo Carmona è la classica storia ambientata in un college inglese, in cui la protagonista frequenta le lezioni, conosce i primi batticuori e le invidie tra ragazze, partecipa al ballo scolastico.

Irene, mandata a studiare in Inghilterra dai suoi, subito dopo il divorzio, affronta la sua prima delusione d’amore. Uscire dall’impasse quando si è molto giovani sembrerebbe improbabile, se non addirittura impossibile.

Ecco però giungere in suo soccorso Hugues, il professore d’inglese, il quale le darà lezioni extra che le terranno impegnata la mente: lezioni di Grammatica dell’amore.

Irene dovrà cercare, attraverso le parole di alcuni grandi scrittori, il significato di ciò che in un rapporto a due è nascosto. La vedremo allora confrontarsi con sette tra i più bei romanzi d’amore di tutti i tempi:


  • A SUD DEL CONFINE, A OVEST DEL SOLE di Haruki Murakami
  • ORGOGLIO E PREGIUDIZIO di Jane Austen
  • LETTERA DI UNA SCONOSCIUTA di Stefan Zweig
  • ANNA KARENINA di Lev Tolstoj
  • I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER di Johann Wolfgang Goethe
  • JANE EYRE di Charlotte Bronte
  • L’AMORE AI TEMPI DEL COLERA di Gabriel Garcìa Marquez

Da questo punto in poi, la protagonista si divide tra la vita vera e quella dei libri che mano a mano leggerà. Analizzando i vari personaggi che popolano la carta stampata, insieme alle loro scelte e alle rispettive conseguenze.

L’intento dell’autrice di dare uno sguardo a una parte dell’alta letteratura, seppure piccolissima – per motivi di spazio, com’è logico – è da apprezzare. Tuttavia alcuni dei titoli proposti potevano essere esaminati meglio. Uno in particolare, non è stato presentato a dovere.

La parte principale riguardante ORGOGLIO E PREGIUDIZIO della Austen, purtroppo, lancia una serie di informazioni sbagliate:

  • Il nome di Darcy è Fitzwilliam, non Mark. Mark Darcy è il nome che la scrittrice Helen Fielding, ispirandosi proprio al protagonista più noto della Austen, ha dato al suo personaggio maschile ne IL DIARIO DI BRIDGET JONES.
  • Altre informazioni sbagliate sono date da Sarah, una compagna del college di Irene, durante un dibattito in aula, quando afferma
“Orgoglio e Pregiudizio è un romanzo conservatore e anacronistico. Jane Austen si limita a raccontare la propria epoca in maniera acritica. L’unico destino auspicabile per una donna vissuta alla fine del Settecento era trovare marito e il romanzo descrive molto bene la condizione delle donne, ma nessuna delle protagoniste si ribella! Infatti il lieto fine, in cui tutte le sorelle Bennet sposano i loro principi azzurri, dimostra che la scrittrice accetta le consuetudini del suo tempo senza contemplare delle alternative possibili. Pertanto, credo che il libro non sia attuale considerando che la condizione delle donne del XXI secolo, per fortuna, è molto differente”.

Le ultime due frasi sottolineate sono confutate a dovere da Irene subito dopo, francamente non capisco però come mai la Carmona non abbia precisato anche gli altri due punti.

Nessuna delle protagoniste si ribella? Lydia Bennet, la più piccola delle sorelle, è l’emblema della ribellione sociale.

Tutte le sorelle Bennet sposano i loro principi azzurri? Mary Bennet sceglie di non sposarsi.

A parte queste imprecisioni, il romanzo resta una buona lettura, specie per le più giovani.

La storia di una ragazza che amando, rifiutando e confondendo, troverà parte di alcune risposte tra le pagine di un libro. Di un buon libro.

Valutazione 3 stelle e mezza = una lettura piacevole

TRAMA

Irene ha appena conosciuto l’amore ma non è andata come sperava. Dopo il divorzio dei suoi è stata spedita a studiare in Inghilterra, ma invece di rimettersi in sesto, la ragazza ha sofferto la sua prima grande delusione. Quello che dovrebbe essere il sentimento più nobile al mondo, per lei è solo
un miraggio, qualcosa di distante e incomprensibile. Ed è grazie al suo professore di inglese che intraprenderà un viaggio fondamentale, percorrendo chilometri e chilometri di parole che ridaranno il giusto peso a ciò che sente, disegnando per lei un cammino da vivere con l’intensità di un attimo perfetto e insostituibile. Perché, come le insegna il suo professore, la letteratura è vita e amore. E sarà un vero colpo di fulmine ciò che la trascinerà pagina dopo pagina. È attraverso la lettura di sette grandi capolavori della letteratura mondiale che la ragazza riuscirà a scrivere la propria personalissima
grammatica dell’amore. Saranno le parole di Tolstoj, Austen, Márquez e Murakami, fra gli altri, ad accompagnarla in questa esperienza vitale e memorabile.
L'AUTRICE

Rocío Carmona ha una personalità poliedrica e vivacissima. Oltre a essere l?editor di un importante marchio editoriale spagnolo, è la voce di una band indie
di Barcellona e si dedica anima e corpo alla scrittura. Con il suo romanzo d?esordio, La grammatica dell?amore, ha conquistato il pubblico e la critica
spagnola. Il libro è in traduzione in diversi Paesi, e sta diventando un vero e proprio fenomeno europeo.
 

5 commenti:

  1. ...sembra un libro interessante, anche se l'autrice (anche se dal nome sembra un uomo) avrebbe dovuto essere più attenta... non si può sbagliare su Jane Austen!

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    1. Effettivamente no, anche se sul nome "Mark" non so se si sia trattato di un errore di traduzione o di una svista (dell'autrice e/o del traduttore).

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