Titolo: GLI AMBASCIATORI DEL MALE
Di: LILIANA BODOC
Edizione: FAZI (Collana LAIN)
Tipologia: ROMANZO
Genere: FANTASY, EPIC FANTASY
Anno: 2012
pp. 318
Cartaceo € 12,00
Di: LILIANA BODOC
Edizione: FAZI (Collana LAIN)
Tipologia: ROMANZO
Genere: FANTASY, EPIC FANTASY
Anno: 2012
pp. 318
Cartaceo € 12,00
RECENSIONE
di Briseide
«E accadde così tante
Epoche fa, che ora non ne rimane neppure l'eco del ricordo dell'eco del
ricordo. Di questi fatti non si è potuta mantenere alcuna traccia. E se anche
qualcuno riuscisse a insinuarsi negli anfratti rimasti sepolti sotto le nuove
civiltà, non troverebbe nulla. Ciò che sto per raccontare accadde in un tempo
lontanissimo, quando i continenti avevano un'altra forma e i fiumi seguivano un
altro corso».
Primo capitolo della trilogia La saga dei confini, Gli ambasciatori del male non è il
solito fantasy popolato da creature
magiche. La magia è presente, è vero, ma è usata in modo diverso da come siamo
abituati a leggere ultimamente.
L’autrice argentina ha saputo
sapientemente miscelare il genere epic
fantasy, tipicamente anglosassone, con le leggende precolombiane dei Mapuche
e degli Inca.
La
storia è ambientata in un continente immaginario ma dettagliatamente descritto,
le Terre
Fertili, abitato da diverse “genti” che hanno culture e tradizioni
differenti e vivono in pace tra loro. Questa pace, come indicano segnali
contraddittori che giungono dalla natura, sta per essere turbata dall’arrivo di
una flotta dalla Terra di Antiqua. L’incognita su ciò che questo arrivo porterà,
spinge le popolazioni delle Terre Fertili a unire le forze e a organizzare una
riunione nella città di Beleram per
decidere il da farsi.
La
narrazione, dopo una suggestiva prima parte che descrive la popolazione degli Husihuilke e il loro territorio, si
concentra su Dulkancellin e sulla
sua famiglia che si prepara all’arrivo della stagione delle piogge. La
ritualità quotidiana è sconvolta dall’arrivo dello stregone Kupuka il quale,
con il messaggero scelto dal Consiglio, il simpatico e bizzarro Cucub,
comunicherà al valoroso guerriero che dovrà rappresentare la sua gente alla
riunione.
Seguirà
quindi un viaggio pieno di insidie che costringerà Dulkancellin e Cucub a una convivenza forzata. Purtroppo, come
predetto, gli invasori approdano e la battaglia è inevitabile: Dulkancellin
sarà al comando dell’esercito del Cervo
per difendere un continente libero e fiero.
Da
quanto vi ho appena raccontato, avrete sicuramente dedotto che la trama di
questo romanzo è senz’altro avvincente e presenta molte analogie (sia nello
stile narrativo che nella trama) con il Signore degli Anelli, ma qualche
difetto, purtroppo, è presente.
Innanzitutto
manca una attenta caratterizzazione dei personaggi e a volte le innumerevoli
descrizioni geografiche e paesaggistiche distolgono l’attenzione dal filone
narrativo; per non parlare della descrizione delle varie battaglie, spesso molto confusionarie. A parte questo
credo che Gli ambasciatori del male sia
un libro da leggere, magari accoccolati sul divano nelle serate che richiedono
un po’ di storia e magia...
Valutazione 3 stelle = consigliato agli amanti del genere
TRAMAQuesto romanzo è la storia di un viaggio, di una guerra e di un'invasione. Un continente, le Terre Fertili, abitato da popolazioni diverse tra loro, ma unite da uno stesso destino. Regna la pace in queste terre, ma segnali contraddittori giungono dalla natura: l'aria e l'acqua portano notizia di una flotta in arrivo dall'altro lato del mare, dalla Terra di Antiqua. Saranno antichi fratelli o inviati di Misaianes, il figlio della morte? È arrivato il momento per le Terre Fertili di unire le proprie forze e combattere per proteggere la loro terra in una battaglia dove uomini di pace si tramuteranno in guerrieri, e guerrieri in eroi.
L'AUTRICE
Liliana Bodoc è nata in Argentina, a Santa Fe nel 1958. Si è
laureata in Letteratura Moderna all'Università di Cuyo. Le sue opere di
narrativa sono state apprezzate da autori del calibro di Ursula K. Le
Guin e da numerosi esponenti della critica letteraria latinoamericana.
Per La Saga dei Confini le è stato attribuito una menzione speciale dal
Premio White Ravens ed è stata selezionata per l’Hans Christian Andersen
Award.
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