Titolo: APPRENDISTA SIRENA
Di: PIERETTA DAWN
Edizione: FAZI (Collana LAIN)
Di: PIERETTA DAWN
Edizione: FAZI (Collana LAIN)
Tipologia: ROMANZO
Genere: URBAN FANTASY, RAGAZZI
Genere: URBAN FANTASY, RAGAZZI
Anno: 2012
pp. 270
Cartaceo € 10,00
Ebook € - - -pp. 270
Cartaceo € 10,00
RECENSIONE
di MissMeiko
Al via una nuova Trilogia, detta Degli
Interspecie.
Autrice è Pieretta Dawn, una giovanissima
ragazza thailandese. La scrittrice
ha ricevuto nel suo paese, dopo la pubblicazione di questo primo romanzo, la
nomina di ambasciatrice della lettura
tra i giovani.
APPRENDISTA
SIRENA
è una simpatica storia per i più giovani, fresca, dal sapore estivo.
Protagonisti sono due adolescenti: Leilah
e Nathair.
Lei è orfana
e soffre di amnesia; lui ha la madre ammalata e, per mantenerla,
scende a patti con la piccola
criminalità di Mondreside.
L’incontro con Ayorah Seabright, per gli
amici Orah, cambierà la loro vita. Quest’ultima spiegherà infatti a Leilah
e Nathair che sono per metà, rispettivamente, sirena e tritone.
Da Mondreside i due si sposteranno quindi
prima nell’Accademia degli Interspecie,
per studiare la vita e la storia del mondo delle sirene e poi a Sirenilandia,
dove saranno coinvolti nel rapimento
e, di conseguenza, nel salvataggio
della principessa Aquanetta.
Il romanzo si legge in poco tempo. Mole ridotta
a parte (duecentotrenta pagine circa), il libro è scritto con uno stile davvero
semplice.
I personaggi sono ben strutturati dal punto
di vista psicologico. Per di più, l’immedesimazione dei lettori è facilitata
grazie all’idea di avere due coprotagonisti di sesso opposto.
Interessante è anche la spiegazione
dettagliata che l’autrice fa al lettore non solo delle sirene, ma anche di
altre creature quali elfi, gnomi, nani.
Spiegazione affatto noiosa, giacché resa attraverso le lezioni che i due
ragazzi frequentano in Accademia.
Punto a favore va anche a quel lieve senso di femminismo che si
respira in un passo, a metà romanzo:
«Come potete vedere», era impegnata a spiegare la maestra, «questa è la statua di Evangeline la Bella. È grazie all’importanza che ha rivestito nella storia del nostro popolo se le sirene ricevono maggiori onori dei tritoni. Pensate soltanto a come gli esseri umani parlano degli “uomini” per indicare l’umanità in generale, con una chiara predominanza della componente maschile, a differenza del popolo delle sirene che predilige, appunto, le sirene ai tritoni per indicare genericamente la nostra specie. . .».
Nonostante i punti a favore, il romanzo
pecca di ritmo, poco incalzante, e di credibilità.
In una scena in particolare, sono rimasta di stucco:
Tre vassoi sul tavolo da pranzo erano colmi di piatti fumanti. La sirena bionda disse a Orah: «Abbiamo saputo che tu e i tuoi apprendisti non avete ancora fatto colazione, quindi lo chef si è premurato di prepararvi qualcosa di caldo».[. . .]Quando la fame fu saziata da squisite uova alla Benedict con salmone e insalata di mare, Orah diede una sbirciatina dentro le camere da letto, tornando con un’espressione accigliata. «Abbiamo un piccolo problema», disse.Leilah, che stava esplorando l’angolo cottura, [. . .].
Nulla di sbagliato nella scena suindicata. Se
non fosse che la stessa, si svolge in fondo al mare.
Comprendo bene come, trattandosi di una
storia pensata per un pubblico giovanissimo, si possa chiudere un occhio su
alcune questioni. Com’è possibile però
ritrovarsi in acqua con dei piatti fumanti? Com’è possibile preparare in acqua
uova alla Benedict? Cosa ci fa, in un mondo sottomarino, un angolo cottura?
Avrei potuto accettare la cosa se l’autrice
avesse dato una spiegazione a riguardo. Magari non logica; dettata semmai da
una qualche motivazione magica, da un qualche potere appartenente al mondo
delle sirene (che metta quindi il popolo marino in grado di cucinare e mangiare
cibi caldi in acqua), ma non è così. Peccato!
Altro punto a sfavore: le intuizioni.
L’idea del diversivo “da spionaggio” è
sempre vincente in una storia per ragazzi. Solo se pensato bene, però.
Accolgo ben volentieri l’intuito investigativo in capo a uno o
più protagonisti giovani, ma lasciare anche le intuizioni più elementari a
Leilah e Nathair, quando è Orah l’esperta, mi pare eccessivo.
In conclusione, la storia è carina e non
annoia.
La lettura è però consigliata a un pubblico
pre adolescente, oppure a coloro che hanno voglia di un romanzo estivo e senza
troppe pretese.
Romanzo da 3 stelle = consigliato agli amanti del genere
non fa per me
RispondiEliminaRisposta alle tue domande, mistero del mondo sottomarino!?!
RispondiEliminaE' la seconda recensione che leggo non molto entusiasta.
Comunque come hai consigliato, libri del genere sono bene accetti in determinati periodi. Ciao!
Eh, la tua risposta mi pare l'unica plausibile, micia! :p
EliminaPenso che sia un ottimo libro per i bambini (:
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