mercoledì 4 aprile 2012

Segnalazione: MI CHIAMO CHUCK di Aaron Karo (Giunti Y)

Titolo: MI CHIAMO CHUCK
Di: AARON KARO
Edizione: GIUNTI (Collana Y)

Tipologia: ROMANZO
Genere: NARRATIVA YA
Anno: 2012
pp. 288

Cartaceo € 12,00
E-book € 6,99
 
 
 
TRAMA
 
Chuck Taylor ha diciassette anni e mille paranoie. Si lava le mani continuamente, controlla ossessivamente le manopole dei fornelli e il terrore dei germi condiziona le sue relazioni sociali, di fatto quasi inesistenti se si esclude Steve, goffo amico del cuore bersaglio delle angherie dei bulli della scuola. Chuck ha anche una sorella, Beth, che lo ignora al punto da negargli persino l’amicizia su Facebook. La sua giornata è costellata dalla ripetizione di gesti, regole maniacali che lui stesso si è imposto per non perdere del tutto il controllo di sé. E poi ci sono le Converse All Star: ne possiede decine di paia di ogni colore che ha abbinato ai vari stati d’animo. Converse rosse = arrabbiato, gialle = nervoso e così di seguito. I genitori, però, sono sempre più preoccupati e, nonostante le rimostranze di Chuck, decidono di spedirlo dalla strizzacervelli. Ma è l’arrivo di una nuova compagna di classe a cambiare radicalmente la vita di Chuck e ad aggiungere un nuovo colore alla sua collezione di Converse. Impossibile non ridere con questo esilarante racconto in prima persona di Chuck, uno dei più divertenti e struggenti personaggi della narrativa contemporanea.
 
 
L'AUTORE
 
Aaron Karo è un giovane autore di libri di fiction umoristica, bestseller nelle classifiche americane e apprezzati per la vena graffiante e sfacciata. Dal 1997 Karo è anche editorialista di una rubrica seguitissima, che ha avuto così tanto successo da diventare un social network. Questo è il suo primo romanzo per YA.
 
 
UN ESTRATTO
 
La mia definizione di sporco e la vostra definizione di sporco probabilmente sono molto diverse. Voi vi lavate le mani dopo aver mangiato il pollo o dopo aver fatto la cacca. Io devo lavarmele dopo aver toccato un animale, un bambino, una cassetta delle lettere, un pulsante dell’ascensore, i soldi – le monete soprattutto –, le mani degli altri, qualsiasi cibo – sale, pepe e condimenti compresi – e qualsiasi cosa io consideri «della natura» – erba, terra, legno e così via.
Mi lavo le mani un botto di volte.
Spesso è l’unica cosa a cui riesco a pensare.

5 commenti:

  1. Sembra molto carino, anche quando ho visto il booktrailer sono rimasta un pò perplessa.

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  2. la trama non mi sembra nulla di originale..anche perchè l'unico spinto interessante è il disturbo ossessivo compulsivo, trattato benissimo in film come shame e the aviator, che tra l'altro era proprio quello dell'igiene..

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  3. Ragazzi, lo sto leggendo proprio in questi giorni. Non dico sia un capolavoro, però non è malaccio, dai! Si lascia leggere, ecco. Ad ogni modo, saprò dire di più a fine lettura. ; )

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  4. qunadoun libro mette in luce aspetti di una malattia come questa penso sia valido a prescindere perchè ci permette di calarci nei panni di chi deve combattere ogni giorno contro le piccole cose che ci rendono 'normali'
    se poi il plot o lo stile non sono eccezzionali la riflessione che scaturisce dalla lettura penso sia già una grande conquista!

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    Risposte
    1. E dici bene, mammasuperabile.
      Confermo che non si tratta di un capolavoro, ma si lascia leggere e ti permette di riflettere su un disturbo che, ammettiamolo, può appartenere a chiunque; non ai soli adolescenti.
      Dopo Pasqua la mia recensione proprio qui sul blog. ; )

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