Di: SILVIA MAZZOLA
Edizione: FAZI
Tipologia: ROMANZO
Genere: STORICO
Anno: 2011
pp. 442
€ 17,50
Adatto a un pubblico young adult
RECENSIONE
di MissMeiko
di MissMeiko
Chi è Aurora Zanon?
È la domanda che aleggia per
tutto il libro. È la domanda che, a un certo punto della narrazione, sarà
costretta a porsi la stessa protagonista.
A primo impatto la risposta pare
scontata: Aurora Zanon è la figlia di Alvise Zanon, nota pastellista veneziana, dall’innato talento artistico.
Eppure la ricerca di sé nasconde
delle spine che, quando trovate,
sono dure da digerire.
Il romanzo narra le vicende di un’abile
miniaturista del Settecento che –
come la stessa autrice annota – ripercorre le orme di Rosalba Carriera, celebre
artista di quell’epoca.
Sin da giovanissima, Aurora contribuirà,
insieme alle due sorelle Giovanna e Teresina, alle spese della
casa. Dapprima mediante il lavoro del ricamo, più avanti dipingendo miniature per i più rinomati clienti,
non solo della zona.
Seppure succube dell’abate
Luigi Fanelli, suo insegnante, Aurora riuscirà a trovare uno spiraglio
di luce attraverso l’incontro con Edward Marvell, un bellissimo lord
inglese.
Destino vuole, purtroppo, che alcune strade si dividano, senza la
possibilità di prevederne risvolti felici.
Aurora prenderà delle decisioni con le quali non sempre si
potrebbe essere d’accordo, io stessa ammetto di non avere accettato alcune delle sue scelte (a volte fin troppo estreme), ma non è certo questo che può intaccare la
struttura di una storia ben congegnata.
Quella di Aurora vuole essere un
omaggio a tutte le artiste che, per un motivo o per un altro, sono state
accantonate dalla Storia dell’Arte. Artiste
stupefacenti nel talento, sensibili nell’animo, costrette a mettere se stesse al primo posto anche quando, magari, non avrebbero
voluto.
Una storia che attira pagina dopo
pagina, commuove, fa sperare. Una di quelle storie che di rado capita di
leggere o, meglio, di trovare nella narrativa contemporanea. Perché sa
immergere il lettore nella mentalità,
nei costumi di un periodo che non è
più; introducendolo altresì in una delle città italiane più belle, con le sue calli e i suoi canali navigabili.
Durante l’intera lettura, ho
avuto l’impressione di trovarmi di fronte a un libro di letteratura dell’epoca.
Sebbene lo stile sia contemporaneo, si deve all’autrice il merito di averlo
saputo rendere elegante, un’abilità – a mio
avviso – notevole.
Ottimi i dialoghi. Sempre ben disposti
e mai banali.
Una storia che sa come
tratteggiare le vicissitudini artistiche
di una ragazza fragile e sognatrice, con quella giusta dose di romanticismo che non guasta.
Romanzo da 5 stelle = ottimo. Un investimento!
DALLA QUARTA DI COPERTINA
Venezia, 1700. La giovane artista Aurora Zanon inizia la sua ascesa, che da umile allieva la porterà a diventare la miniaturista più apprezzata della Serenissima. Oltraggiata dal proprio maestro, schiava del successo in un mondo in cui bellezza e decadenza si rincorrono implacabili, Aurora dovrà rinunciare al suo amore per il nobile Lord Marvel. Oppressa dalla vergogna e dal rimorso, inizierà a viaggiare tra le capitali d’Europa in lotta con i ricordi, ma sempre con il coraggio di vivere fino in fondo la sua condizione di donna e di artista.
L'AUTRICE
Silvia Mazzola, nata a Milano ma inglese d’adozione, vive a
Londra da oltre venti anni con il marito e le due figlie. Storica
dell’arte specializzata sul XVIII secolo, è coautrice di una guida su
Roma. Con Mursia ha pubblicato La lingua nel piatto, Londra e Contorni,
Mangiamore, sulla cucina e sulla cultura inglese. La miniaturista è il
suo primo romanzo
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